Gesù e la sua Vittoria Trionfale sulla morte

Settimana Santa! Data ispiratrice per esaltare la grande vittoria di Gesù sull’ultimo nemico da sconfiggere dagli esseri umani: la morte. Mi permetto allora di trascrivere un brano della mia opera Os mortos não morrem [I morti non muoiono]. Già nell’apertura, domando:

E perché scrivo su Gesù e il suo Governo Invisibile subito all’inizio di quest’opera? Il motivo è molto semplice: da Lui e dai suoi insegnamenti universali nasce l’ispirazione per fomentare il produttivo dibattito di un tema così fondamentale ed affascinante.

Tela: Ivan Aivazovsky (1817-1900)

Appunto per questo, con immenso gaudio, sono tornato alla pagina che redassi a Santa Maria de Arnoso, Lugar de Lages, Portogallo, il giorno 15 aprile 2001, una domenica della Risurrezione di Gesù e della sua Vittoria Trionfale sugli impossibili. Andiamo al testo:

Arquivo BV

Alziro Zarur

Quando il Divino Maestro sconfisse la morte, ovverosia l’unica fatalità in questo mondo perché tutto il resto può essere materialmente superato, i suoi Apostoli e Discepoli furono rivestiti di un potere e di un coraggio che li portò a propagare dappertutto gli insegnamenti del Sublime Risuscitato. Non mi riferisco soltanto a quella generazione contemporanea all’Eccelso Pastore, ma anche a quelle che lo succedettero. La Risurrezione di Cristo è uno spartiacque nella Storia del pianeta. Se siamo qui oggi difendendo ancora una volta ciò che Egli predicò, è grazie allo sforzo di moltitudini sparse in tutti i settori del sapere spirituale-umano appartenenti alle molteplici correnti di pensiero. Tali luminari, nel corso dei millenni, non lasciarono cadere nell’oblio le memorabili lezioni di umanità e di Spiritualità Ecumenica vissute da Lui, dandone testimonio nei modi più diversi, consapevolmente o meno.

Tela: James Tissot (1836-1902)

Alziro Zarur (1914-1979), l’indimenticabile fondatore della Legione della Buona Volontà e proclamatore della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo, nelle sue famose prelezioni risaltava: «Se Gesù non fosse risorto, non esisterebbe il Cristianesimo.»

José de Paiva Netto (1941-2025), scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, educatore, compositore e poeta, Presidente Onorario e Consolidatore della Legione della Buona Volontà e Leader Spirituale della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo. Fu membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI) e dell’Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), ed era affiliato alla Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), alla International Federation of Journalists (IFJ), al Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, al Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, al Sindacato dei Radialisti di Rio de Janeiro e all’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Fece parte anche dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. Fu un autore di riferimento internazionale nella difesa dei diritti umani e nell’elaborazione del concetto di Cittadinanza e Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo ordinario della materia e proviene dalla sensibilità umana sublimata, come, ad esempio, la Verità, la Giustizia, la Misericordia, l’Etica, l’Onestà, la Generosità, l’Amore Fraterno. Insomma, la costante matematica che armonizza l’equazione dell’esistenza spirituale, morale, mentale e umana. Ebbene, senza questa consapevolezza, ossia che esistiamo su due piani, e non soltanto su quello fisico, diventa difficile raggiungere la Società veramente Solidale Altruista Ecumenica, poiché continueremo ad ignorare che la conoscenza della Spiritualità Superiore eleva il carattere delle creature e le orienta verso la costruzione della Cittadinanza Planetaria».