Il Ritorno Trionfale di Gesù

Tela: James Tissot (1836-1902)

Giovanni

L’obiettivo supremo della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo è quello di preparare i cammini per il Ritorno Trionfale di Gesù al pianeta Terra. È del Salvatore dei Popoli la Divina Promessa ─ registrata in alcuni passaggi del suo Sacrosanto Vangelo e Apocalisse ─ del ritorno di Lui al pianeta che fondò insieme a Dio.

«In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio. Il mondo [il pianeta Terra] fu fatto per mezzo di Lui. Tutto è stato fatto per mezzo di Lui. E nulla di ciò che esiste è stato fatto senza di Lui, Cristo Gesù!» (Vangelo secondo Giovanni 1:1-3).

Proprio per questo non ci stanchiamo di predicare al mondo la più grande Buona Novella di tutti i tempi ─ per suscitare permanentemente il dibattito fraterno al riguardo dell’avanzatissimo significato del Sublime Ritorno del Maestro Divino:

«Io tornerò!»

Gesù (Giovanni 14:3 e 28)

Il testo iniziale che vi presento è tratto dal mio libro As Profecias sem Mistério [«Le Profezie senza Mistero»], dal capitolo «Le Radici Spirituali di una Politica Superiore».

Buona lettura!

Il Ritorno di Gesù sulle nubi va oltre il suo significato letterale

Tela: Guido Reni (1575-1642)

Matteo

Cosa significa il fatto che Gesù venga sulle nubi, oltre a quello letterale qui descritto? Significa che quando tornerà tutti i settori del sapere umano dovranno essergli restituiti, non soltanto la Religione ma anche la Politica, la Filosofia, la Scienza, l’Economia, l’Arte, lo Sport e quant’altro, poiché essi furono talenti che il Signore della Messe lasciò con i suoi servitori affinché le moltiplicassero mentre Lui partiva in viaggio. Al suo ritorno concesse a «ciascuno secondo le sue azioni» (Vangelo di Gesù secondo Matteo 16:27): a coloro che adempirono i loro impegni, il premio d’onore; a coloro che li disdegnarono, la sanzione corrispondente (Parabola dei Talenti, Vangelo secondo Matteo 25:14-30). Nella Messe di Dio non può prosperare il reato dell’impunità, che a tanti malefici ha trascinato interi popoli.

«Ecco che Gesù viene sulle nubi», vuol dire che si origina dall’Alto laddove noi, qualunque sia la nostra credenza o miscredenza, dobbiamo innalzare tutte queste cose che sono state insudiciate dallo scherno di alcuni affinché ricevano la vera illuminazione. È l’ora che l’Umanità volga lo sguardo verso l’alto.

Arquivo BV

Alziro Zarur

«Gesù è il Sole della Carità» insegnava Alziro Zarur, ed io completo: Ed essendo Divino quest’Astro Sovrano non provoca ombre.

Per cui quando tutti saranno veramente disposti a vivere sotto questa Luminosità Celestiale, la Politica non sarà più qualcosa di cupo. Le credenze si libereranno da quella parte di Babilonia che fa parte di tutto ciò su cui l’uomo mette le mani. L’Economia non sarà più questa babele mondiale che il popolo non comprende, perché è sempre stato così: moltitudini abbandonate a favore dell’abbondanza di questo o di quel gruppo, di questa o di quell’altra nazione.

«Ecco che Gesù viene sulle nubi e tutti gli occhi Lo contempleranno» (Apocalisse 1:7), cioè viene per elevare la Religione, la Scienza, la Politica, la Filosofia, l’Arte, l’Economia, lo Sport e quant’altro, a questa illuminazione che scende dall’Alto, portata da Lui al suo magnifico Ritorno svoltosi letteralmente o spiritualmente.

«E tutti gli occhi Lo contempleranno», a nessuno sguardo sarà impedito di percepire la luminosità del Cristo che si rifletterà su tutti i progressi creati dal genio umano e che, allo stesso tempo, hanno subito la deturpazione del disordine che sfortunatamente le creature insistono ancora a coltivare attraverso i secoli.

Tela: Rembrandt (1606-1669)

Paolo

Gesù che viene sulle nubi significa che Egli viene nella plenitudine della sua Forza Morale, della sua Autorità, della sua Grandezza. Soltanto Lui può ripulire le menti da tutte le creazioni di pensieri disordinati, affinché possano brillare illuminandoci con la Parte Divina della Religione, della Politica, della Scienza, della Filosofia, dell’Economia, dell’Arte, dello Sport e quant’altro. Ecco la Politica di Dio: mostrare che nella Sacra Bibbia sin dal primo libro del Pentateuco Mosaico fino all’Apocalisse esistono delle realtà che sono luci per noi, purché analizzate secondo l’ammonimento dell’Apostolo Paolo:

«Le cose spirituali devono venire interpretate spiritualmente». (Prima Epistola ai Corinzi 2:14)

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».