Calmare la tempesta

Dinanzi alle situazioni più svariate in cui giungono il dolore e la sofferenza molte volte senza annunciarsi, è imprescindibile il gesto solidale delle creature di prestare soccorso spirituale e materiale al prossimo. E a fianco di questo appoggio immediato bisogna alimentare la forza della speranza e della Fede Realizzante che conducono l’essere umano a mantenersi sotto la protezione del Padre Celeste e lo stimolano a rimboccarsi le maniche ed a concretizzare le sue suppliche più giuste.

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Matteo, Marco e Luca

Nelle sfide dell’esistenza, ricordiamo sempre la parola di conforto ed animo rinnovati di Gesù, il Cristo Ecumenico, il Divino Statista, contenuta nel suo Vangelo secondo Matteo, 8:23 a 27; Marco, 4:35 a 41; e Luca, 8:22 a 25. Qui di seguito il testo della Buona Novella unificato da Wantuil de Freitas:

«Successe che, un giorno, Gesù salì su una barca con i suoi discepoli; ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta di vento così violenta che la barca era ricoperta dalle onde, mentre Gesù dormiva a poppa sul cuscino. I discepoli accostatisi a Lui, lo svegliarono dicendo: “Salvaci, Signore, siamo perduti!” E Gesù rispose loro: “Perché avete paura, uomini di poca fede?” Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l’un l’altro: “Chi è dunque Costui che dà ordini ai venti e al mare e gli obbediscono?”.»

Tela: Rembrandt (1606-1669)

Affrontare e sconfiggere le burrasche

Che cos’è la vita umana per molti, se non altro che affrontare le tempeste che dobbiamo vincere senza sottrarsene? Vediamo l’esempio della nautica stessa. Quando vi è una burrasca con cavalloni, il comandante punta la prua della nave contro le onde se, preso di sorpreso dalla tempesta, non può sfuggirne. Non gira la nave di fianco, non ne porge il lato alle onde. Altrimenti la nave correrebbe il grave rischio di inclinarsi e perfino di sommergere. Ed è così che ognuno di noi dev’essere. Affrontare le tempeste quotidiane con la potente nave che l’Eccelso Navigatore ci dona che è il nostro corpo condotto dallo Spirito perfino quando ammalato. Affrontare la burrasca e sconfiggerla, demolite le illusioni della vita. Dunque, sarà possibile sognare un mondo migliore. Non possiamo illuderci. E quando il temporale diverrà più forte, al punto di farci pensare che affonderemo ─ oppure, che è anche peggio, a pensare che il Comandante Celeste si sia distratto, si stia riposando ─ possiamo essere sicuri che il Divino Timoniere non dorme. Gesù si trova sempre attento, pronto ad orientare il suo equipaggio, indicando nuovi viaggi attraverso tutto il pianeta, nella speranza che loro possano dimostrare la sua capacità e la sua perseveranza.

«Perché avete paura, uomini di poca fede?»

Cerchiamo di assimilare al più presto questo giusto ammonimento del nostro Maestro poiché in qualsiasi modo, al momento giusto, Egli si leverà, rimprovererà i venti ed il mare, e ci sarà Pace nei cuori.

Tutto in questo mondo può sfuggire al controllo degli uomini, ma nulla sfugge al comando di Dio. Per cui, quanto più vicino ad Egli, tanto più lontano dai problemi.

José de Paiva Netto (1941-2025), scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, educatore, compositore e poeta, Presidente Onorario e Consolidatore della Legione della Buona Volontà e Leader Spirituale della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo. Fu membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI) e dell’Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), ed era affiliato alla Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), alla International Federation of Journalists (IFJ), al Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, al Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, al Sindacato dei Radialisti di Rio de Janeiro e all’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Fece parte anche dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. Fu un autore di riferimento internazionale nella difesa dei diritti umani e nell’elaborazione del concetto di Cittadinanza e Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo ordinario della materia e proviene dalla sensibilità umana sublimata, come, ad esempio, la Verità, la Giustizia, la Misericordia, l’Etica, l’Onestà, la Generosità, l’Amore Fraterno. Insomma, la costante matematica che armonizza l’equazione dell’esistenza spirituale, morale, mentale e umana. Ebbene, senza questa consapevolezza, ossia che esistiamo su due piani, e non soltanto su quello fisico, diventa difficile raggiungere la Società veramente Solidale Altruista Ecumenica, poiché continueremo ad ignorare che la conoscenza della Spiritualità Superiore eleva il carattere delle creature e le orienta verso la costruzione della Cittadinanza Planetaria».