Sembra ieri...

Fonte: Jornal de Brasilia, edizione del 28 giugno 2011. | Aggiornato nel maggio 2018
Arquivo BV

Alziro Zarur

Celebro un altro anno di lavoro presso la Legione della Buona Volontà (LBV). Era il 29 giugno 1956 – Giorno di San Pietro e San Paolo. Nacqui a Rio de Janeiro, Brasile. Avevo 15 anni e, con un gesto istintivo, accesi la radio. Era in onda la Radio Tamoio. Ricorrevano le festività del mese di giugno. Sorpreso, udii gli accordi della canzone Astro del Ciel! ─ di Joseph Mohr (1792-1848) e Franz Grüber (1787-1863) ─ trasmessa in una data ancora così lontana dal Natale. E subito dopo vibrò la parola di Alziro Zarur (1914-1979), l’indimenticabile fondatore della LBV. Questo episodio cambiò la mia vita, come avvenne con tanti altri che attendevano qualcosa che gli dicesse quello che avevano bisogno di ascoltare al riguardo di Colui, come disse Giovanni Battista, a cui non siamo nemmeno degni «di pulirne i sandali». Gesù! Zarur intonava il «Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e Pace in Terra agli uomini di Buona Volontà» (Vangelo secondo Luca, 2:14). In quel momento fu come se fossi stato colto da una folgore che però non mi fulminò. Al contrario, mi portò a rendermi conto di non essere soltanto un prodotto fatto di carne, secondo una certa mentalità che induce alcuni a pensare che questo mondo altro non sia che una macelleria. Ho uno Spirito. Non come risultato di fenomeni chimici cerebrali, poiché l’intelligenza si trova al di là del corpo, quale una mente psichica fuori dal cerebro somatico. [...] A partire da quel momento ciò che si risvegliò in me non avrebbe potuto scaturire da un pezzo di materia che un giorno si trasformerà in una ribellione famelica di vermi. Ah! Siamo qualcosa ben superiore, che sintonizza le stelle! È necessario, quindi, avere in noi un diapason che risuoni la grandezza della melodia. [...] Nello stesso istante mi voltai verso la mia indimenticabile madre, Idalina Cecília de Paiva (1913-1994) e, deciso, affermai: «E’ quest’uomo che seguirò!».

Arquivo pessoal

Gli indimenticabili genitori, Bruno e Idalina, coppia modello della Legione della Buona Volontà, hanno sempre dato buoni esempi ai loro figli. Nella foto, la sincera dimostrazione di affetto nei confronti del direttore presidente della LBV.

In questi anni di vita legionaria ho imparato che non si può fare nulla da soli. Nel mio sessantaduesimo anniversario di lavoro in quest’Opera – che lotta ininterrottamente per un mondo migliore ed un’Umanità più felice – condivido anche questo traguardo con tutti coloro che, con le loro preghiere ed appoggio alle nostre iniziative, fanno parte della grande famiglia della Buona Volontà di Dio.

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».