A chi rivolgersi?!

Fonte: Riflessione della Buona Volontà estratta dal libro «Jesus, a Dor e a origem de Sua Autoridade» [Gesù, il Dolore e l’origine della sua Autorità] del novembre 2014.

Dinanzi all’anuncio biblico dell’Armageddon (Apocalisse, 16:16) ─ la guerra totale e finale in cui nessuna nazione rimarrà neutrale ─ e della Grande Tribolazione ─ quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà (Vangelo di Gesù secondo Matteo, 24:21) ─ a chi appellarsi in quei giorni terribili che verranno, o meglio, che già stanno succedendo dappertutto? Per esempio, l’Armageddon si trova dovunque. Perfino alla tavola delle famiglie, nei cibi avvelenati di cui ci nutriamo in tutto il mondo.

Ch AFleks - Pixabay

A chi rivolgersi?! Agli uomini?! Ma essi, con le loro idee di sfrenato godimento materiale, verranno sbaragliati e quelli che sopravviveranno cadranno in preda alla disperazione...

DIO!

Ci sarà soltanto una soluzione: Dio! Un sostegno definitivo: Dio! I sopravviventi scopriranno un unico cammino per sfuggire alla pazzia collettiva: Dio! I popoli e le nazioni avranno un unico comandante e professore per insegnare loro come risollevare le loro popolazioni decimate ed inferme: Dio! E con Lui, Gesù Cristo e le Anime della categoria più elevata (lo Spirito Santo) che costituiscono il Governo Occulto della Terra che continua ad esistere anche se qualcuno ─ che non lo vede ─ ne diffida.

Una favola di Esopo

divulgação

Esopo

C'è chi possa considerare tutto ciò ridicolo poiché non riesce a seguire le idee ed i fatti che vanno oltre la comprensione limitata della carne. Cosicché è molto più comodo negare quello che non si capisce o che non si riesce a seguire. Come accadde alla volpe della favola di Esopo (circa 620-564 a.C.) la quale, dinanzi all’uva matura che non riusciva a raggiungere malgrado i suoi salti acrobatici, l’accusa di essere acerba e se ne allontana frustata.

«Vulpes et Uva — La Volpe e l’Uva

«Una volpe affamata vide dei grappoli d’uva succosa e matura che pendevano dall’alto di una vite. Saltò spettacolarmente, ma non riuscì a raggiungerli. Radunò tutte le sue forze e provò parecchie volte ad afferrarli, però senza avere successo. Scoraggiata, la volpe se ne andò senza poter gustare quei prelibati e tanto desiderai acini, mentre diceva a sé stessa: “Non è ancora matura! E a me non serve l’uva acerba!”

Tela: Georges Fraipont (1873-1912)

«Morale della favola: È più facile disprezzare ciò che non si può avere.»

Seguire l’atteggiamento conformista e cinico della volpe sarebbe una rovina poiché veramente molto dipende dalla testa dei capi.

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».