Giacobini, ghigliottina e la dimenticata Fraternità

Fonte: Riflessione di Buona Volontà tratta dall’intervista concessa da Paiva Netto alla giornalista portoghese Ana Serra, sul suo libro Reflexões da Alma [Riflessioni dell’Anima], lanciato in terre lusitane dalla Casa Editrice Pergaminho nel 2008.

Libro Reflexões da Alma (Riflessioni dell’Anima), lanciato in terre lusitanie dalla Casa Editrice Pergaminho nel 2008.

Arquivo BV

Ana Serra

Nel rispondere alla giornalista portoghese Ana Serra, in data 19 settembre 2008, su quale fu il mio obiettivo nello scrivere Reflexões da Alma [Riflessioni dell’Anima] e di lanciarlo in terre lusitane, affermai che inizialmente volevo accontentare gli amici che mi chiedevano la pubblicazione di alcune esperienze da me acquisite lungo tutti questi anni, narrate in riunioni amministrative, discorsi e conferenze, mezzi di comunicazione scritti ed elettronici, in Brasile, in Portogallo ed in altre parti del mondo. Cercai allora modestamente di condividerle, stampando sulla carta insegnamenti che si trovano disponibili nel percorso di tutti coloro che desiderano imparare qualcosa che l’esistenza spirituale e terrena è sempre pronta ad offrirci.

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Victor Hugo

Si rende necessario il concetto secondo il quale un cambiamento decisivo debba scaturire prima dall’Anima di ognuno di noi. La chiave principale del successo, nel corso del terzo millennio, si riassume nell’aver cura dello Spirito, nel riformare l’essere umano poiché in tal modo tutto verrà perfezionato al lume della Fraternità Universale, tante volte disdegnata nonché nominata per ultimo nel treppiede ideologico della Rivoluzione Francese ─ 1º Libertà, 2º Uguaglianza e 3º Fraternità ─ e ben presto dovutamente dimenticata, con i risultati da noi conosciuti: dopo aver decapitato quelli che erano considerati avversari, i giacobini cominciarono a ghigliottinarsi a vicenda. Neppure l’inarrestabile Robespierre (1758-1794) fu risparmiato. Terrore arreca terrore, a volte addirittura super-terrore. Il famoso poeta francese Victor Hugo (1802-1885), forse alludendo a quest’argomento, proclamava che ─ ciò che si deve spargere, invece del sangue, per fecondare il campo in cui germina il futuro dei popoli sono le idee.

Esatto!

 

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».