L’Ideale del Bene

Fonte: Jornal de Brasília del 24 gennaio 2012.
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Gandhi

Il 30 gennaio è l’anniversario dell’uccisione del leader pacifista indiano Mohandas Karamchand Gandhi (1869-1948). In un mondo segnato dalla violenza fa sempre bene ricordare l’esempio vittorioso del Mahatma («grande anima») nell’ottenere, attraverso la filosfia della non violenza, l’indipendenza dell’India.

Nel 1891 Gandhi prese la laurea in Legge in Inghiltera e ritornò in India dove esercì la professione di avvocato. Due anni dopo diede inizio ad un movimento in Sudafrica ─ all’epoca colonia britannica ─ allo scopo di lottare contro il razzismo e per i diritti degli indù.

Nel 1914 tornò al suo Paese e diffuse il suo movimento, il cui metodo principale era la resistenza passiva, predicando la non violenza quale forma di lotta. Nel 1922 fu arrestato dopo aver iniziato uno sciopero contro l’aumento delle tasse e fu condannato a sei anni di prigione. Però fu liberato nel 1924. Nel 1930 condusse la marcia del sale, una camminata di 320 chilometri per protestare contro i prezzi dei tributi britannici ed il divieto imposto agli indù di fabbricare il sale [...]. Finalmente nel 1947 fu proclamata l’indipendenza dell’India. Gandhi lavorò inoltre per evitare gli scontri tra musulmani e indù che crearono un nuovo Stato, il Pakistan, diviso in due frazioni una delle quali, anni dopo, divenne il Bangladesh. Accusato di aver diviso il territorio indiano, attirò l’odio dei nazionalisti indù. Uno di questi lo uccide, sparandogli, l’anno successivo, quando Gandhi aveva l’età di 78 anni. All'epoca più di un milione di indiani comparvero al suo funerale.

Civiltà civilizzata? Soltanto con il dialogo!

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Ana Serra

In un’intervista che concessi alla giornalista portoghese Ana Serra, segnalai che Religione, Filosofia e Politica non fanno rima con intolleranza. La Scienza, idem. A questo proposito la riflessione di Voltaire (1694-1778): «La tolleranza è necessaria sia nella politica che nella religione; soltanto l’orgoglio ci fa essere intollerante.»

Voltaire

E un'altra cosa: non si deve mai propagare un Creatore che impaurisce le creature, bensì che le rende più responsabili e fraterne.

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1) Sonia de Aguiar 2) Luiz Carlos Lourenço 3) Gilberto Gil

Giorni fa ho letto ─ nell’opera letteraria Farmácia de Pensamentos della ricercatrice brasiliana Sonia de Aguiar, regalatami dal giornalista gaucho Luiz Carlos Lourenço — la seguente frase dell’entusiasta cantante e compositore brasiliano Gilberto Gil: «L’arte, la religione e la scienza sono modi diversi per raggiungere gli stessi fini. Ma, in fondo, tutte loro cercano le risposte alle stesse domande.»

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Goethe

Interrogazioni che verranno elucidate soltanto quando la Fraternità Ecumenica diventerà il fondamento del dialogo religioso, politico, filosofico e scientifico in una società planetaria civilizzata. Di fronte a questo si rende opportuno questo pensiero del vecchio Goethe (1749-1832): «Chi ha ferma volontà foggia il mondo secondo la propria immagine.»

José de Paiva Netto (1941-2025), scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, educatore, compositore e poeta, Presidente Onorario e Consolidatore della Legione della Buona Volontà e Leader Spirituale della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo. Fu membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI) e dell’Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), ed era affiliato alla Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), alla International Federation of Journalists (IFJ), al Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, al Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, al Sindacato dei Radialisti di Rio de Janeiro e all’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Fece parte anche dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. Fu un autore di riferimento internazionale nella difesa dei diritti umani e nell’elaborazione del concetto di Cittadinanza e Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo ordinario della materia e proviene dalla sensibilità umana sublimata, come, ad esempio, la Verità, la Giustizia, la Misericordia, l’Etica, l’Onestà, la Generosità, l’Amore Fraterno. Insomma, la costante matematica che armonizza l’equazione dell’esistenza spirituale, morale, mentale e umana. Ebbene, senza questa consapevolezza, ossia che esistiamo su due piani, e non soltanto su quello fisico, diventa difficile raggiungere la Società veramente Solidale Altruista Ecumenica, poiché continueremo ad ignorare che la conoscenza della Spiritualità Superiore eleva il carattere delle creature e le orienta verso la costruzione della Cittadinanza Planetaria».