Dio, Equazione e Amore

La contraddizione tra divinità e scienza, in verità, mai è esistita.

Il maggiore ostacolo per il grande amplesso tra religione e Scienza, che sono sorelle, è la continuazione, nello scenario del sapere, del dio antropomorfo, che non pregiudica solo il laboratorio, ma anche l’altare.

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Guerra Junqueiro

Guerra Junqueiro (1850-1923), combattivo poeta portoghese, che ancora oggi provoca timoroso silenzio o polemica, canta il Dio Divino in opposizione al dio umano, vendicativo e sanguinario, in questi commoventi versi di il Melro, quando un vecchio abate, commosso con la morte di un passero, con cui quotidianamente discuteva, e dei suoi figlioletti, esclama:

«[...] Tutto quello che esiste è immacolato e santo!/ In ogni miseria c’è lo stesso pianto./ E in ogni cuore c’è un urlo uguale./ Dio ha seminato d’animo l’universo intero./ Tutto quello che in esso vive, ride, canta e piange.../ Tutto è stato fatto con lo stesso fango,/ Purificato con la stessa aurora./Oh sacro mistero dell’esistenza,/ Solo oggi ti indovino,/ Nel vedere che l’anima ha la stessa essenza,/ Per il dolore, per l’amore, per l’innocenza,/ Sia avendo cura di una culla, sia proteggendo un nido!/ Solo oggi so che in ogni creatura ,/Dalla più bella a quella più impura,/ In una colomba o in uma bestia feroce,/ Dio abita, Dio sogna, Dio mormora!... [...]/ Ah, Dio è ben più grande di quanto giudicavo...»

Aveva ragione l’abate presentato dall’autore della Musa in Ferie: — Ah, Dio è ben più grande di quanto giudicavo...

Lui non ha forma umana. Non si tratta, certo, di quanto alcuni diminuendolo ancora cogitano a Suo rispetto. L’Essere Umano per ora non Lo vede, ma può sentirLo ogni volta che veramente ama e da Lui si allontana quando odia. Dio sarebbe, poetizzando, una Sublime Equazione il cui risultato è l’Amore.

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Victor Hugo

Come l’Universo presenta un colossale poema in lode all’azione e alla bellezza, in questa cronaca molto bene è contenuta l’apologia che fa dell’Eternità il grande pensatore francese Victor Hugo (1802-1885):

«Tutto si muove e esalta e si sforza e gravita;/ Tutto svanisce, eleva, vive e risuscita;/ Niente può rimanere nella sorda oscurità./ D’anima esiliata il cammino è tutta l’eternità,/ che si avvicina al cielo, che a tutti noi reclama./ Ai docili si attenua la dolorosa fiamma / del duro travaglio. L’ombra diventa aurora,/ l’uomo e l’animale diventano angeli;/ e grazie all’espiazione, scaletta dell’equità,/ di cui una parte è oscurità e l’altra chiarezza,/ senza cessare, sotto l’azzurro del cielo calmo e formoso,/ sale all’universo dolore, all’universo godimento.»

L’avanguardia di una Scienza che eleverà l’Essere Umano al raziocineo, oggi, inconcepibile per la maggioranza volta il suo sguardo alla Spiritualità.

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Alziro Zarur

Alziro Zarur (1914-1979) ha scelto la parola di diversi luminari del campo scientifico, nella sua Proclamazione della Religione di Dio, e tra questi:

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Einstein

Einstein (1879-1955) — «L’uomo che considera la sua esistenza e quella dei suoi simili senza significato non è solo infelice: è quasi squalificato dalla vita.»

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George Davis Snell

George Davis Snell (1903-1996) — «Se un Universo potesse crearsi da solo, incarnerebbe i poteri di un Creatore, e saremmo forzati a concludere che l’Universo è Dio.»

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Edwin Conklin

Edwin Conklin (1863-1952) — «La probabilità di avere una vita originata per caso è paragonabile alla probabilità che un dizionario completo possa essere il risultato di un’esplosione nella tipografia.»

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Compton

Compton (1892-1962) — «Non può esserci conflitto tra Religione e Scienza: quest’ultima è solo un idoneo metodo per provare la Verità.»

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Arnaldo Antunes e Gilberto Gil.

L’ex ministro della Cultura Gilberto Gil, con la sua forte sensibilità, così si esprime insieme al cantautore Arnaldo Antunes: «La Scienza non avanza /La Scienza raggiunge /La Scienza in sé stessa.»

Quanta grandiosità Dio/Scienza offre al nostro buon senso investigativo!

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Jean Cocteau

L’eccentrico regista del cinema Jean Cocteau (1889-1963), con molto spirito, ci invita all’audacia: «Per non sapere che era impossibile, lui è andato lì e ce l’ha fatta.»

Dunque, la conoscenza non ha limiti. Che cosa sarebbe di noi senza la Scienza?!

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».