Parte Divina della Bibbia

Fonte: Giornale A Tribuna Regional, di Santo Ângelo (Brasile), 15 e 16 dicembre 2012, sabato e domenica | Aggiornato ad aprile 2016.

Copertina e una pagina della Bibbia di Gutenberg.

Nata in Gran Bretagna nel 1549, la Festa della Bibbia è celebrata la seconda domenica di dicembre. In Brasile questa data si celebra dal 1850. La stampa del primo esemplare della Sacra Bibbia, nel 1455, da parte di Johannes Gutenberg (1398-1468), a partire dalla versione in latino, è considerata l'incunabolo ― un libro coniato agli albori della stampa a caratteri mobili, non scritto a mano ― che innescò il processo di produzione di massa delle opere letterarie in Occidente.

Profezia e tempi migliori

Nessun titolo è riuscito a superarla. È di gran lunga il più grande best-seller della Storia.

L’occasione mi dà l’opportunità di riportare alcuni commenti che ho fatto in O Brasil e o Apocalipse [Il Brasile e l’Apocalisse], volume 3 (1996).

Una delle grandi preoccupazioni dell'umanità, anche quando nega qualunque interesse a riguardo, è l'imminenza di gravi fatti spirituali, umani, sociali, politici, economici, atmosferici, tellurici, oltre a successivi conflitti bellici, nei tempi impegnativi che viviamo oggi, compresi quelli nucleari. [...] Per millenni, in epoche diverse, le Profezie di Dio attraverso i Suoi emissari e Gesù stesso, il Cristo Ecumenico, il Divino Statista, sono state trascinate, quasi fino al ridicolo, da comprensioni sbagliate o parziali del loro significato. Una di queste è costituita dai continui annunci della fine del mondo che, grazie a Dio, non si verificano, anche se sappiamo che un giorno accadrà, innescando l'inizio di un nuovo ciclo evolutivo per le creature e il pianeta. Da queste previsioni affrettate derivano anche i difficili ostacoli che alcuni affrontano nell'analisi seria del messaggio provvidenziale della Bibbia. Nonostante tali problematiche, ha resistito a tutto, anche ai difetti degli esseri terreni. Ed è nella Profezia, compresa in modo accurato, che troviamo il monito celeste, come si legge nell'Apocalisse 19:10: «Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma Egli mi disse: “Guardati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare. Infatti la testimonianza di Gesù, il Cristo, è lo spirito di Profezia”.»

E il significato di Profezia va oltre. Quando il Maestro impartiva le Sue illuminate lezioni a coloro che Lo ascoltavano, stava anche profetizzando, dato che istruiva tutti su come raggiungere, in futuro, giorni migliori.

Valorizzare il messaggio di Dio

Non c'è più tempo da perdere. In ogni angolo ci sono i segni che lo confermano: ciò che è custodito nella Parte Inviolabile della Bibbia non è un'illusione.

Nonostante la Luce Siderale che, sorta da questo straordinario testo, ci chiarisce lo Spirito, c'è ancora chi passa ore preziose a cercare di trovare errori umani nel suo contenuto, nel tentativo di invalidare l’intero messaggio di Dio alle nazioni della Terra.

Ora, dopo secoli di crescita spirituale, perché ci interessa — se non per il suo valore storico e narrativo — la parte umana delle Scritture, con tutte quelle aberrazioni e violenze che sono il segno dell'animalità che ancora oggi impedisce gli esseri umani di evolvere rapidamente nel percorso verso Dio? La salvezza, attraverso l'illuminazione spirituale della coscienza, si rivela nella sua Parte Divina.

«La lettera uccide, lo Spirito dà vita»

Arquivo BV

Alziro Zarur 

Nel 1985, sulla stampa, ho sottolineato che non si deve leggere la Bibbia alla lettera. Alziro Zarur (1914-1979), il compianto proclamatore della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo, avvertiva che molte persone la leggevano in questo modo e poi smettevano di credere in Dio! L’Apostolo Paolo insegnò, nella Seconda Lettera ai Corinzi 3:6, che «la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita». Pertanto, la Divina Scrittura deve essere studiata dal punto di vista dell'Amore Fraterno, che è l'opposto del fanatismo. Dobbiamo analizzarla in Spirito e Verità, alla luce del Nuovo Comandamento di Cristo: «Amatevi gli uni gli altri, come Io vi ho amato. Soltanto così potrete essere riconosciuti come miei discepoli» (Vangelo secondo Giovanni 13:34-35). Altrimenti corriamo il rischio di prendere il Sacro Libro e di usarlo per perseguitare, opprimere e liquidare chi non la pensa come noi. La Storia è piena di casi patologici dell’uso criminale dell'immensa autorità morale della Bibbia. Ciò che giustifica l'uso del termine santificato per questo Libro è il suo Messaggio Divino di misericordia, generosità, rispetto reciproco, compassione, il quale deve trovarsi alla base della nostra condotta quotidiana.

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».