Bezerra, Amore e convivenza planetaria

Bezerra de Menezes

Dedico al nobile spirito del dott. Bezerra de Menezes (1831-1900) ─ rispettato uomo pubblico brasiliano, meritevole del titolo Medico dei Poveri e che compiva gli anni il 29 agosto ─ questo articolo. Lui che, come pochi, seppe amare il suo prossimo.

Amare è una legge e se la sappiamo vivere ci innalzeremo, rinnovando tutto ciò che ci circonda. È simile ad un’esplosione di atomi di concordia, di illuminazione che avverrà a pari passo con il nostro processo di maturazione. Educare significa trasformare. Riformata la creatura, restaurato il pianeta. Tuttavia sappiamo molto bene che un successo così non avviene da un momento all’altro. Alcuni millenni sono insignificanti in un calcolo storico. La maturazione delle menti richiede sforzo, pazienza. Se coloro che ci hanno preceduto non avessero creduto alla realtà della vittoria davanti a loro, oggi dove saremmo? La speranza non può morire. Giammai! Avere speranza è fondamentale.

Tela: Mathieu Ignace Van Brée (1773-1839)
Arquivo BV

Gandhi

Gesù è il Liberatore Celeste. Egli assicurò che se veniamo a conoscenza della verità, ovviamente quella divina, essa ci renderà liberi. Nulla in ambito esclusivamente materiale concederà al cittadino la sua libertà. Nessuno imprigiona l’anima di chi ha un cuore spiritualmente libero. Mi piace valermi dell’esempio di Gandhi (1869-1948). Quante volte fu messo in prigione durante la lotta per l’indipendenza dell’India. Che cosa faceva, dunque, nello squallore del carcere? Scriveva; e le sue pagine divennero bandiere libertarie non soltanto per il suo popolo, ma anche per altre nazioni.

Con molta proprietà l’indimenticabile dott. Bezerra insegnò: «La piena libertà arreca la consapevolezza dell’enorme responsabilità [...]. Il bene ha una grande forza di espansione! [...] Un popolo che ha fede si educa in un’atmosfera morale in cui sorbisce la forza per compiere tutti i suoi doveri, la forza più espansiva tra le allegrie dell’anima, sin dalla vita terrena.»

Cerchiamo quindi la convivenza planetaria basata sull’Amore e sul mutuo rispetto, senza dimenticare il concetto più elevato di Giustizia.

Bonifácio, Kennedy, Shaw ed il Mondo Invisibile

John Kennedy

John Fitzgerald Kennedy (1917-1963), nel suo discorso al Parlamento, il 28 giugno 1963, a Dublino, Irlanda, affermò che «George Bernard Shaw, parlando da irlandese, suggerì una nuova prospettiva di vita. “Alcune persone”, egli disse, “vedono le cose e chiedono: Ma perché? Ma io sogno cose che non sono mai esistite — e domando: E perché no?”.»

George Bernard Shaw

E in qualità di discendente di emigranti irlandesi, JFK prosegue: «È questo il pregio del popolo irlandese: la considerevole combinazione di speranza, convinzione ed immaginazione che, più che mai, è necessario avere. I problemi del mondo non possono essere risolti da degli scettici o dei cinici i cui orizzonti si limitano a delle realtà evidenti. Abbiamo bisogno di uomini capaci di immaginare ciò che non è mai esistito e di domandarsi “e perché no?”.»

Arquivo LBV

José Bonifácio

Orbene, questi sono anche i pregi della nostra brava gente brasiliana, illuminata dalla speranza, per peggior che possa essere la congiuntura. In un momento di soddisfazione, esclamò il ragguardevole José Bonifácio de Andrada e Silva (1763-1838), il Patriarca dell’Indipendenza del Brasile: «I brasiliani sono entusiasti per il bell’ideale, amici della libertà.»

Reprodução BV

Newton

Detto tutto ciò, resta chiaro per coloro che «hanno occhi per vedere ed orecchie per udire» che l’apprendimento in questo mondo è ancora incompleto. L’odierna comprensione della Vita Spirituale è simile a quella della Legge di Gravitazione Universale di Newton (1643-1727) con i posteriori contributi di Einstein (1879-1955). Tanto per parlare, potremmo dire che non servirebbe a nulla semplicemente negarla, poiché il nostro sapere scientifico contemporaneo non ha ancora raggiunto completamente tutte le leggi che la reggono.

Reprodução BV

Einstein

Bisogna davvero ribadire l’insegnamento: la riforma del sociale comincia nello Spirituale. È un punto di vista che noi già stiamo discutendo e che svilupperemo nel decorso delle spiegazioni sul Vangelo-Apocalisse di Gesù, in Spirito e Verità, dalla prospettiva del suo Comandamento Nuovo, «amatevi come Io vi ho amato. Soltanto così potrete essere riconosciuti come miei discepoli» (Vangelo secondo Giovanni, 13:34 e 35).

 

José de Paiva Netto è scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, compositore e poeta. È presidente della Legione della Buona Volontà (LBV) e membro effettivo dell’Associazione Brasiliana di Stampa (ABI), della Associazione Brasiliana di Stampa Internazionale (ABI-Inter), della Federazione Nazionale dei Giornalisti (Fenaj), della International Federation of Journalists (IFJ), del Sindacato dei Giornalisti Professionali dello Stato di Rio de Janeiro, del Sindacato degli Scrittori di Rio de Janeiro, del Sindacato dei Radiocomunicatori di Rio de Janeiro e dell’Unione Brasiliana dei Compositori (UBC). Inoltre fa parte dell’Accademia di Lettere del Brasile Centrale. É un autore riconosciuto internazionalmente per la concettualizzazione e la difesa della causa della Cittadinanza e della Spiritualità Ecumeniche che, secondo lui, costituiscono «la culla dei valori più generosi che nascono dall’Anima, la dimora delle emozioni e del raziocinio illuminato dall’intuizione, l’atmosfera che avvolge tutto ciò che trascende il campo volgare della materia e proviene dalla sensibilità umana elevata, ad esempio della Verità, della Giustizia, della Misericordia, dell’Etica, dell’Onestà, della Generosità, dell’Amore Fraterno».